Skip to content Skip to footer

CHI SIAMO

Officina della cultura

L’Officina della Cultura nasce a Carnello nel 1986 con atto del Notaio Angelo Zinzi ed è iscritta fin dal 2002 nel Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale.
In verità l’esperienza associativa che ha portato alla costituzione dell’Officina viene un po’ più da lontano; in effetti già dalla fine degli anni sessanta l’incontro in oratorio di alcuni amici dell’Azione Cattolica produce una vivace attività che sfocia nell’organizzazione di manifestazioni legate a festività del calendario quali il “carnevale” e “la festa della mamma”.
Ad oggi la produzione culturale dell’associazione conta un numero rilevantissimo di realizzazioni tali d’averla imposta all’attenzione di tutti gli operatori culturali a livello nazionale.
Solo per fare un breve cenno dei passaggi più significativi della vita dell’Officina corre l’obbligo di citare il “Presepe Vivente” nelle sue edizioni tra la metà degli anni settanta e la metà anni ottanta; gli “Incontri a Carnello” degli anni novanta; la rassegna nazionale “Presepi arte-cultura-tradizione” che per molti anni ha accompagnato le festività natalizie di Carnello fino all’avvento di “Aria di Natale” diventato ormai il tradizionale appuntamento della prima domenica di dicembre con il mercatino di arte ed artigianato locale.
“Carnello Progetto Arte – un paese dipinto” è sicuramente il progetto più ambizioso pensato per Carnello dall’Officina. L’idea è quella di realizzare sul territorio un vero e proprio museo a cielo aperto: si entra in paese senza pagare il biglietto e si gode della visione di opere d’arte realizzate, con le più svariate tecniche, da artisti contemporanei per lo più giovani e del nostro territorio. Il fine è quello di rilanciare una vocazione turistica del territorio fondendo l’emozioni dell’arte con la bellezza del Fibreno e il gusto delle nostre tradizioni culinarie.
Nel 1986, con l’atto costitutivo formale dell’associazione, nasce anche il “Premio Fibrenus” che è senza dubbio la manifestazione che più di tutte le altre incarna lo spirito e le opere dell’Officina della Cultura.
Il Premio nasce come concorso riservato agli alunni delle classi quinte elementari dei tre plessi di Carnello ma ben presto allarga i suoi confini fino a livello regionale e si arricchisce di anno in anno dando vita anche alla collana “I Quaderni dell’Officina della Cultura” ovvero la pubblicazione dei lavori vincitori del Premio nel corso degli anni.
Tra l’altro “I quaderni” vanno ad arricchire una produzione libraria molto variegata che conta produzioni quali i numeri annuali de “Il Ponte”, “Aria di Natale flash”, “Carnello e la via del Fibreno” del Prof. Marcello Rizzello, “Carnello: Immagini della memoria”. “Album di Nozze” una testimonianza delle trasformazioni del territorio, degli usi, e dei costumi negli anni ’40-’50-’60-’70 attraverso una carrellata di scatti del giorno delle nozze e “ATTImi” che racchiude gli interventi del convegno, tenutosi a Carnello, per celebrare i 25 anni dalla morte, sulla figura e l’opera di Mons.Edoardo Facchini, nativo di Carnello, e che ha segnato la sua opera di pastore presso la città di Alatri specialmente durante la seconda guerra mondiale.
Dal 2004 il “Premio Fibrenus” è “Carnello cArte ad Arte” premio d’incisione per giovani artisti chiamati a cimentarsi con il tema dell’archeologia industriale tracciando la storia di uomini e di luoghi che per secoli hanno fatto della carta una fonte di sostentamento e sviluppo.
Con il concorso d’incisione il “Premio Fibrenus” si è imposto al livello internazionale con partecipanti provenienti da ogni parte del mondo diventando una delle manifestazioni artistiche più importanti dedicate alla grafica incisa. Rilevante è anche il numero di opere che arricchiscono di anno in anno il costituendo “Archivio delle Stampe Contemporanee del Basso Lazio”.
Questo è solo un condensato della nostra attività svolta sul territorio con l’unico e desiderato intendo di far crescere Carnello nell’ambito del territorio di una provincia anch’essa bisognosa di rilancio economico e culturale che crediamo possibile a partire dalla creazione di un sistema integrato tra le varie aree facendo leva proprio sulle risorse artistiche, architettoniche, ambientali, archeologiche che hanno in sé il seme giusto per far germogliare, finalmente, quel turismo che nelle sue diverse accezioni (artistico-ambientale-religioso-culinario) può dare alla nostra terra una nuova vocazione.
Dunque l’obiettivo primario dell’Officina della Cultura rimane la promozione e la valorizzazione del nostro territorio; spesso ci capita di fare paragoni con altre realtà magari rilevando e marcando differenze, spesso osserviamo le nostre difficoltà nello sfruttare le potenzialità dei “nostri luoghi” ma mai ci lasciamo vincere dal nostro stesso rammarico. I soci dell’Officina sono cresciuti insieme alle loro iniziative hanno vissuto l’esperienza associativa “del fare” maturando umanamente e professionalmente. L’associazione stessa costituisce un ambito di protezione dove poter esprimere la propria personalità ed esaltare le proprie capacità mettendole a disposizione della collettività e ricavandone apprezzamenti e soddisfazioni.
La dedizione, l’impegno ed il lavoro sono gli unici ingredienti delle nostre ricette che crediamo possano alla lunga risultare vincenti per il nostro territorio.

Dal 2010 le attività continuano come sotto descritto:

Premio FIBRENUS

concorso d’incisione sul tema:
Archeologia industriale: Storie di luoghi, tracce di uomini (fino al 2013)
LIMES: confini culturali alla fine di un mondo (dal 2014)
LIMES: Persistenze dell’universo dantesco nel tempo presente (2021)
Nel cuore pulsante della Ciociaria, a Carnello (Fr), piccolo centro sulle rive del Fibreno, l’Officina della Cultura, nell’intento esplicito di rivalutare e far conoscere il patrimonio culturale del territorio, sedi di grandi cartiere ormai completamente in disuso, ha inteso istituire un concorso di incisione.
Alla base di “Carnello cArte ad Arte” fin dall’inizio è stato il desiderio di riallacciare i fili con una tradizione antica della Valle del Liri, quella della produzione della carta, recuperando attraverso l’arte le trame della cultura e della memoria, per riscoprire l’identità di un luogo e rivitalizzare il tessuto delle storie che in maniera determinante hanno contribuito alla sua formazione, per elaborare la persistenza del passato e comprendere il senso del tempo trascorso, impedendo che il disinteresse cancelli ciò che è accaduto. Il fine è stato di costruire un rapporto dialettico tra il presente, in cui gli opifici, le centrali idroelettriche e i tracciati ferroviari ad essi collegati, ormai in quasi totale disuso, tratteggiano i profili di un’ampia area di archeologia industriale, e il passato, rappresentato dalla florida operosità di uno dei centri manifatturieri più importanti d’Italia per impedire che un mondo sparisca e con esso le tracce degli uomini e dei quotidiani accadimenti che lo hanno costruito.
Vogliamo recuperare il patrimonio storico e culturale appartenente all’intera Media Valle del Liri, la “Manchester del Napoletano”, come veniva denominata. Restano a testimonianza di un periodo storico irripetibile, questi edifici, imponenti addormentati, sui quali la natura ha imposto la sua rivincita rioccupando quegli spazi che la Rivoluzione industriale le aveva sottratto. Dunque l’idea nasce e si sviluppa intorno all’amore per la carta, per oltre due secoli fonte di lavoro e benessere per l’intero comprensorio del Fibreno e della Media Valle del Liri.
In questa cornice, come un tassello di un grande mosaico, si inserisce Carnello, con la sua storia, il suo Fibreno e la sua Cartiera.
Il Fibreno è in un certo senso il protagonista di questo premio. Rappresenta la forza motrice dell’acqua, l’unica forma di energia fruibile in un passato “ante petrolio”, capace di azionare i macchinari e dare forma e senso al lavoro dell’uomo. Senza il Fibreno non saremmo qui a scrivere questa storia.
In linea con queste premesse la scelta dell’incisione come medium per veicolare il difficile recupero della memoria di luoghi, di tempi, di uomini è sembrata immediatamente la più naturale, perché tra tutte le espressioni dell’arte non solo è quella capace di coniugare l’uso della carta con la capacità di stabilire un costante rapporto di tensione emotiva e poetica tra l’opera e il fruitore, a creare un legame indissolubile tra il momento dell’ideazione e quello della visione, ma anche perché, grazie alla lateralità che la contraddistingue, si pone come un campo privilegiato di verifica operativa su quei linguaggi capaci di tradurre, nel segno della continuità e della trasformazione, le tensioni, le inquietudini, le differenti problematiche che animano la riflessione intorno e dentro i territori dell’arte.
Contestualmente è sembrato naturale offrire ai giovani la possibilità di accettare un sfida, di confrontarsi con la necessità di lasciare che un filo tenace ritmasse il concretizzarsi dell’idea nei segni incisi sul bianco della carta con il nero dell’inchiostro.

Il Premio di incisione invita i giovani artisti,
operanti dentro e fuori il territorio italiano,
ad ideare un’immagine attraverso l’utilizzo delle tecniche incisorie
attenendosi alla tematica definita dal bando di concorso.

I fogli che vengono esposti nelle sale del Museo Civico di Sora (poiché al concorso seguirà una mostra delle opere ammesse al catalogo – Nel mese di Ottobre di ogni anno), se osservati da un’angolazione critica conforme all’idea di “recupero” appena sopra citata, si qualificano alla stregua di reperti, ovverosia testimonianze emerse dalle stratificazioni di un’autentica archeologia industriale (di datazione più o meno remota). Perché la storia – di un oggetto, di un uomo, di una comunità – non è un blocco compatto, non è fatta tutta di un pezzo ma si compone di strati, distinti eppure indissolubili l’uno dall’altro.
Significativa è la collaborazione all’iniziativa di KAUS URBINO CENTRO ARTISTICO INTERNAZIONALE (INTERNATIONAL ART CENTRE), non solo per l’indubbia rilevanza acquisita dallo stesso nell’ambito della divulgazione e della didattica applicata alle tecniche d’incisione, ma anche in virtù del fatto che, attraverso Urbino e la sua secolare tradizione maturata intorno alla carta e per la carta, si stabilisce un legame tra due realtà territoriali affini per talune tradizioni e scelte culturali.
Il Premio FIBRENUS “Carnello cArte ad Arte” è stato inserito tra le ”…buone pratiche emerse nel corso di questi anni…” nell’ambito dei progetti selezionati nella ricerca “Economia della cultura e giovani: dalle buone pratiche all’indice di creatività” curata da Annalisa Cicerchia per il Dipartimento della gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Ministero della Gioventù, il GAI, FEDERCULTURE e l’ANCI all’interno del progetto ITALIA CREATIVA.
A giudicare i lavori partecipanti al concorso sarà una giuria particolarmente qualificata, formata da incisori di fama nazionale, artisti, docenti, professionisti. Le opere, così selezionate, saranno pubblicate nel catalogo ufficiale del Premio ed andranno ad arricchire il costituendo
“Archivio delle stampe contemporanee del Basso Lazio”.
L’organizzazione del Premio si articola in diverse fasi ed attività distinte.
Tutta la fase di progettazione e pianificazione porta alla emissione del bando prevista per la primavera del 2021. L’intento è quello di raggiungere, attraverso la pubblicazione del bando cartaceo nonché del formato elettronico attraverso il sito ufficiale dell’associazione www.officinacultura.it e della rivista ARCHIVIO , il maggior numero possibile di Istituti d’Arte ed Accademie a livello nazionale ed internazionale.
La raccolta delle opere partecipanti si protrae fino al 10 Agosto 2021 mentre entro il 15 Settembre 2021 è prevista la pubblicazione sul nostro sito web l’elenco delle trenta opere ammesse alla mostra. La commissione giudicatrice si riunirà e provvederà alla selezione delle opere ammesse al catalogo ufficiale del Premio nonché alla mostra delle stesse.
Tra le opere selezionate la commissione decreterà le prime tre vincitrici.
A seguito della selezione delle opere iniziano due attività distinte ovvero una fase dedicata alla pubblicazione del catalogo ed una fase di studio e messa in opera della mostra per l’esposizione delle opere stesse.
Il giorno di inaugurazione delle mostre (infatti come per le precedenti edizioni, in contemporanea sarà visitabile una mostra che espone le opere del presidente di commissione, allestita nell’area archeologica del Museo civico) sono premiati i vincitori provenienti da tutta la penisola e non solo; un’apposita cerimonia viene organizzata e si articola in vari momenti in un’altalena d’interventi di saluto, di interventi della giuria e interventi musicali (l’edizione 2010 ha ospitato il quartetto di flauti “TECHNE’, il 2011 ha presentato il violoncellista Daniele Di Fazio che ha deliziato i presenti con musiche di Bach, l’edizione 2012 ha ospitato il Quartetto d’archi LIRI, il 2013 il Trio CONVIVIUM, il 2014 ha ospitato il duo Mario Mancini (flauto traversiere) e Felice Capalbo (clavicembalo) mentre il 2015 il pubblico è stato deliziato dai raffinatissimi chitarristi Pizzuti-Spallotta.
L’intervento del presidente di commissione e della curatrice Dr.ssa Loredana Rea è un altro tassello che serve ad introdurre gli ospiti ai metodi di valutazione delle opere pervenute non trascurando l’idea di fondo legata alla rivalutazione storica del nostro territorio legato soprattutto alla produzione della carta di cui si hanno notizie già dalla metà del 1300. La cerimonia prevede anche l’intervento dei rappresentanti degli Enti che hanno concesso il patrocinio e prevede il saluto agli artisti selezionati ed ammessi al catalogo ufficiale del Premio. Segue sempre l’inaugurazione, da parte del presidente di commissione (nel 2016 la Prof.ssa Gabriella LOCCI promotrice di progetti dedicati alla diffusione dei linguaggi incisori ed al loro continuo rinnovamento, è fondatore del complesso progetto del Festival Internacional de Grabado F.I.G. di BILBAO. E’ presidente del F.I.G. e del Premio F.I.G.. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Belgio, Romania, Svizera, Italia, Spagna, Paraguay, Portogallo, Germania, Stati Uniti, Marocco, Giappone, Polonia e Serbia). e delle autorità presenti, della mostra con le trenta opere selezionale ed ammesse al catalogo.
Nel periodo delle mostre, si tengono attività collaterali al Premio. Lo stesso fine settimana d’inaugurazione della mostra e della cerimonia di premiazione vemgono organizzati incontri fra tutti gli artisti partecipanti per i quali è prevista una esplorazione delle peculiari bellezze del ns. territorio: “Sulle nostre tracce-Oltre confine”, “Sulle tracce delle cARTIere”, “cArte Cantano” sono alcuni temi che vengono sviluppati di anno in anno. Nel 2019 “femminile plurale-cArte dall’archivio” ha messo in mostra una sezione di fogli incisi realizzati da artiste donne con l’obiettivo di mostrare una parte dell’Archivio delle stampe che l’Officina della Cultura ha costruito negli anni con il Premio Fibrenus “Carnello cArte ad Arte”. Nell’ambito della mostra “femminile plurale” è stato presentato il libro Pagine di bianco vestite di Paola Liberatori sapientemente illustrato dalla Dott.ssa Fiorella Marcantoni durante la mattinata che ha fatto da splendida cornice alle opere esposte.
Durante i quindici giorni di apertura delle mostre sono organizzati laboratori denominati “cArte inCHIOSTRO”, nella sede archeologica del Museo della Media Valle del Liri, una dimostrazione pratica dell’arte incisoria per i ragazzi delle scuole del territorio a cura del Liceo Artistico “A.Valente” Sora (Fr).
Durante il periodo vengono organizzati convegni, in collaborazione con la Direzione del Museo civico della Media Valle del Liri, o con altri partners che di anno in anno partecipano al progetto. Quest’anno in occasione delle celebrazioni dantesche collaborerà la Società Dante Alighieri sezione di Arpino (Fr) sul tema del FIBRENUS: LIMES: persistenze dell’universo dantesco nel tempo presente.
Un DVD divulgativo sul Premio e sui vari “segmenti” che hanno caratterizzato le varie edizione dello stesso sarà realizzato dalla nostra associazione. Aggiunto alla documentazione già prodotta in precedenza, sarà trasmesso in continuazione su display predisposto in luoghi accessibili al pubblico.

 

1. Dal 16 al 31 Ottobre 2010 si è svolto il XXIV Premio FIBRENUS di incisione;
2. Dal 15 al 30 Ottobre 2011 si è svolto il XXV Premio FIBRENUS di incisione;
3. Dal 13 al 28 Ottobre 2012 si è svolto il XXVI Premio FIBRENUS di incisione;
4. Dal 12 al 27 Ottobre 2013 si è svolto il XXVII Premio FIBRENUS di incisione;
5. Dall’11 al 26 Ottobre 2014 si è svolto il XXVIII Premio FIBRENUS di incisione;
6. Dal 17 Ottobre al 1°Novembre si è svolto il XXIX Premio FIBRENUS di incisione;
7. Dal 15 al 30 Ottobre 2016 si è svolto il XXX Premio FIBRENUS di incisione;
8. Dal 14 al 29 Ottobre 2017 si è svolto il XXXI Premio FIBRENUS di incisione;
9. Dal 13 al 28 Ottobre 2018 si è svolto il XXXII Premio FIBRENUS di incisione;
10. Dal 12 al 27 Ottobre 2019 si è svolto il XXXIII Premio FIBRENUS di incisione;
11. Dal 17 Ottobre al 1°Novembre 2020 si è svolto il XXXIV Premio FIBRENUS di incisione;

Aria di Natale

L’Officina della Cultura di Carnello (Fr) presenta, dall’anno 2004, un progetto, denominato “Aria di Natale” per proporre una tradizione Mittleuropea, la fiera di Natale, in un piccolo centro della Ciociaria.
*Aria di Natale* è una iniziativa per la promozione dei prodotti tipici della nostra zona ed in generale la cultura della nostra terra; una vetrina natalizia, che pone in primo piano una figura cara alla nostra tradizione, quella dell’artigiano. Il protagonista del mercatino “Aria di Natale”, che arricchisce le strade e che cattura l’occhio del visitatore è il PRODOTTO ARTIGIANO, esposto nelle versioni più varie: dal prodotto tipico enogastronomico alle sculture in legno, dalla ceramica al ricamo, dall’oggettistica in terracotta alle lavorazioni di vetro. In qualunque forma si esterni, l’artigianato testimonia l’evoluzione dell’uomo e la sua creatività, che si fonde con le tradizioni ed il patrimonio culturale dei nostri centri. La storia dell’artigianato è la storia dell’uomo, racconta il suo istinto di sopravvivenza, il suo ingegno, la sua evoluzione.
Carnello incide in una realtà geografica che nonostante sia a confine con paesi come Sora, Isola del Liri ed Arpino, negli ultimi decenni ha fatto registrare un movimento turistico piuttosto limitato perché poco sviluppata da questo punto di vista.
Data l’amenità del luogo e la ricchezza di opere degne di essere visitate ed apprezzate, (vedi “Carnello Progetto Arte”) è nostro desiderio creare le condizioni per accrescere il flusso turistico in questa nostra terra.
L’intento è quello di alimentare un movimento turistico regionale che si muove dalla Media Valle del Liri all’alto Lazio e, data la vicinanza con l’Abruzzo, anche un movimento interregionale (nelle edizioni precedenti abbiamo ospitato artigiani provenienti da Isernia e da Napoli) e che coinvolga tutti coloro che utilizzano ancora tecniche artigianali per la produzione di pezzi unici e tecniche tradizionali e/o biologiche per la coltivazione di prodotti alimentari.
L’obiettivo primario è infatti quello di riscoprire, e far scoprire ai più giovani, le risorse territoriali in fatto di prodotti enogastronomici tradizionali, tipici, biologici e di attività artigianali, creative ed artistiche che sono parte integrante della nostra tradizione, della nostra storia e della nostra cultura.
Per questo motivo abbiamo individuato categorie merceologiche con accortezza e scrupolo per garantire, sia al visitatore che allo stesso espositore, la qualità come elemento di distinzione.
Il nostro progetto è partito dalla consapevolezza che manca sul territorio una struttura capace di essere spazio di riferimento per esposizioni, mercati o iniziative di questo tipo: perciò ad artigiani e/o artisti è preclusa la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare.
Aria di Natale è a carattere ricorrente e consta di due parti che si integrano in un comune obiettivo di promozione turistica.
Il luogo più idoneo per l’allestimento del mercatino è risultato la caratteristica zona di Via Molino che offre una naturale cornice scenica di collaudata suggestività e di tranquilla percorribilità per adulti, piccoli e giovani.
Questi ultimi spesso ignorano che gli oggetti non sono solo prodotti di serie o in serie; qui avranno modo di apprezzare la valenza e l’originalità di prodotti particolari e irripetibili perché, in quanto artigianali, sono unici.
Il mercatino si svolge ogni prima domenica di dicembre (dalle 09,00 alle 19,00) lungo tutta Via Molino e sarà attrezzato con gazebo, illuminazione e addobbi particolari di sicura efficacia estetica e funzionale. Nel corso della manifestazione ci sono momenti di spettacolo per grandi e piccoli; per tutti ci saranno ad allietare l’intera giornata momenti musicali con ciaramelle, zampogne e gruppi corali e teatrali.
Crediamo che l’iniziativa ARIA di NATALE, è riportata sulla stampa locale e nazionale per il movimento di visitatori e per la suggestività dell’allestimento.
A tale scopo è stato pubblicato un depliant turistico che illustra, oltre alle bellezze naturali anche il percorso artistico che la nostra Associazione ha realizzato negli anni (e che continuerà ad arricchire) attraverso Carnello Progetto Arte che ha come scopo finale la rivalutazione del nostro territorio.
La scelta del periodo natalizio è sorretta dal fatto che essendo il nostro un territorio in cui il Natale è particolarmente sentito, lo spirito della festività si realizza anche attraverso sapori, luci, colori ed intense atmosfere.
Ed è così che l’uomo dei nostri giorni, schiavo della velocità e dell’high tech, abbandonando per un attimo il ritmo frenetico della vita di tutti i giorni, riscopre con sempre maggiore – e forse rassicurante meraviglia – il frutto della pazienza, dell’attenzione, dell’importanza dei dettagli, del tempo che fluisce lento e dell’atmosfera che si fa viva e festosa.

dal 2004 il mercatino Aria di Natale si è svolto:
1. Il 5 Dicembre 2004
2. Il 4 Dicembre 2005
3. Il 3 Dicembre 2006
4. Il 2 Dicembre 2007
5. Il 7 Dicembre 2008
6. Il 6 Dicembre 2009
7. Il 5 Dicembre 2010
8. Il 4 Dicembre 2011
9. Il 2 Dicembre 2012
10. Il 8 Dicembre 2014
11. Il 6 Dicembre 2015
12. Il 4 Dicembre 2016
13. L’8 Dicembre 2017

Festa della Mamma

Abbiamo “colto” dall’albero delle nostre iniziative, questa manifestazione. L’abbiamo attualizzata ed abbiamo coinvolto i ragazzi di “EFFETTO TEATRO” per promuovere il loro impegno in una sorta di verifica finale. (un esercizio dimostrativo…è come un mettersi alla prova……elevare il loro fervore… ad un ben preciso progetto finale)
La FESTA della MAMMA ha ripreso, dallo scorso anno, il suo percorso. Essa era frutto di un impegno che coinvolgeva tutta la comunità: erano gli stessi ragazzi di allora che si mettevano in gioco, recitando, cantando, creando. Ed era il frutto di mesi e mesi di impegno, di prove in oratorio, di contatti organizzativi. A fine manifestazione era tutto il paese che gioiva in quanto tutti, direttamente ed indirettamente, erano coinvolti.
Quei momenti hanno contribuito a creare un attaccamento al territorio, in quanto legato al più bel periodo della vita di ognuno di noi, e mai potrà essere dimenticato perché esso continua a stimolarci ed indurci a ritornare sempre sui “nostri passi” anche quando la vita ci porta su altre strade.
L’iniziativa EFFETTO TEATRO è un laboratorio teatrale, una delle tante attività svolte dall’Officina della Cultura.
Nel corso di questi anni sono stati numerosi gli spettacoli allestiti e rappresentati dalla nostra associazione. Un’attività, quella teatrale, nata dal desiderio di un gruppo di persone per stare insieme e per crescere insieme. Ed ecco quindi le serate trascorse a studiare i testi, ad assegnare le parti, a provare e riprovare movimenti scenici e battute, sotto la guida attenta di Rita, per la parte musicale, e delle amiche Fiammetta e Ottavia, le nostre registe. Le corde vocali sono “raccordate” da Franco, Renato e Roberto. Il tutto con un unico obiettivo: stare insieme per crescere e per divertirsi, istruendosi nel tempo libero, consentire agli adulti di trasferire le proprie esperienze ai più giovani e, nello stesso tempo, dare spazio alle varie aspirazioni artistiche, espressive e di talento.
Del resto, è ormai risaputo quanto sia importante ed efficace l’attività dei laboratori teatrali nell’apprendimento delle modalità più corrette dello “stare insieme”: è prova di questo il rilievo assunto da queste attività nella pratica scolastica, dove la realizzazione di recite e spettacoli ha occupato da tempo un posto significativo nell’offerta formativa di tante scuole proprio con l’obiettivo di insegnare il valore della collaborazione e del lavoro di squadra.
Più modestamente, possiamo dire che l’attività teatrale, anche se amatoriale, ha avuto, e continua ad avere, una funzione per così dire “liberatoria”: persone normalissime, a volte anche molto timide, che non avrebbero mai sospettato di avere doti recitative e musicali scoprono insieme di saper trasmettere emozioni e divertimento, entrando in sintonia con chi gli sta davanti, sia esso il pubblico o gli altri interpreti. Inoltre, addentrarsi nei meandri del testo, impadronirsi di passaggi e battute, studiare, interpretare, è anche un modo attivo di “fare cultura” oltre che un modo di coinvolgersi e coinvolgere in un’azione di aggregazione di ruoli e di positivi rapporti interpersonali di notevole valore sociale.
Il territorio di Carnello accoglie due scuole elementari, una scuola media, tre scuole dell’infanzia e due asili nido. Da questa analisi si deduce quanto giovane materiale umano sia presente.
Molti di questi ragazzi aspettano solo di essere coinvolti per poter poi spiccare il volo verso le mete della vita in modo più “forte”. Per questo, vorremo in qualche modo “dare una mano” a chi non aspetta altro ed accompagnarli, per quanto ci sarà possibile” verso gli altri appuntamenti che la vita riserva loro, non dimenticando mai le radici di questa storia che ognuno di noi è portato a scrivere.

Dal 2011 la Festa della Mamma si è svolta:
1. Domenica 08 Maggio 2011
2. Domenica 13 Maggio 2012
3. Domenica 19 Maggio 2013
4. Domenica 11 Maggio 2014
5. Domenica 10 Maggio 2015
6. Domenica 08 Maggio 2016
7. Domenica 14 Maggio 2017
8. Domenica 13 Maggio 2018
9. Prevista Domenica 12 Maggio 2019, causa pioggia si è svolta Domenica 30 Giugno 2019.

Carnello 500 anni di Carta

Chi conosce bene la storia del nostro territorio sa che la gloriosa storia dell’industria cartaria nasce molto tempo prima delle ben più note dinastie industriali quali sono state quelle dei Boncompagni, Lefebvre, Beranger, Courrier, Coste, Boimond, Roessinger; è raro, infatti, trovare un posto che lascia tracce di opifici che vanno dall’epoca romana ai nostri giorni eppure Carnello è uno di questi.
L’occasione per celebrare un posto del genere sta in una pergamena che contiene un atto rogato il 14 luglio 1519 dal notaio Nicola Carzerio che attesta la cessione di un terreno nel territorio di Sora in località Carnello, con corso d’acqua proveniente dal fiume Fibreno. Il beneficiario dell’atto fu Ottaviano Petrucci (1466–1539) un editore musicale italiano che aveva portato la stampa musicale a caratteri mobili in Italia. Il sistema di stampa di Petrucci si basava sulla triplice impressione: prima venivano stampati i righi musicali, successivamente le note e infine il testo da cantare e tutto il corredo tipografico. Petrucci aveva bisogno di produrre carta per rompere il monopolio veneziano che per la sua ambizione era letale: di qui l’idea di trasferire le proprie attività nel Ducato di Sora.
Nel 2019 abbiamo celebrato i cinquecento anni da quell’atto notarile che ha segnato definitivamente la storia della produzione della carta nell’Italia centro meridionale. Rimane l’importanza del sito da lui individuato che produrrà carta, e non solo carta, per secoli. Una storia lunga e gloriosa che nella media valle del Liri dura ancora oggi.

Sabato 30 novembre 2019, alle ore 16,00, nei locali del ristorante Mingone un convegno organizzato da Officina della Cultura e dal partner Progetto Città ha ripercorso le tappe della cartiera di Carnello e di Ottaviano Petrucci con gli straordinari interventi di Cinzia Pacilli, Franco Mariani e Pino Aprile mentre Domenica 1 Dicembre alle ore 10:30 è stata apposta una targa sul luogo dove sorgeva la cartiera cinquecentesca. Le iniziative legate all’evento hanno previsto anche una mostra d’incisioni artistiche su Carnello allestita presso l’enoteca Fibrenus ed il Servizio Filatelico Temporaneo a cura di Poste Italiane con annullo speciale con un cofanetto di cartoline originali dedicate al Cinquecentenario.
Nel pomeriggio di domenica 1 Dicembre alle ore 17:30 un omaggio speciale per l’imprenditore locale Celestino Polsinelli per i suoi “60 anni diVINI in Via Carnello” ha concluso le celebrazioni per i 500 anni di Carta a Carnello.

OFFICINA DELLA CULTURA © ALL RIGHTS RESERVED | CREATED BY ULTRAWEBSTUDIO