DISTORSIONE III
DESCRIZIONE DELL’OPERA
Questo mio autoritratto fa parte di una serie di lavori che affrontano la frammentazione e la pluralità dell’Io.
La capacità di sdoppiarsi e ritornare nella forma originale e unica descrive visivamente la complessità psicologica ed emotiva che caratterizzano l’individuo.
L’indagine condotta in questi miei lavori si rafforza di un segno definito ma sfuggente, transitorio, che fa emergere l’incertezza di una ricerca così delicata; questa immagine si definisce attraverso masse contrastate che restituiscono un corpo che, nonostante le tensioni interiori ci sospingono in spazi e dimensioni diversi, mantiene la nostra unità.