JÄGALA JUGA 000
DESCRIZIONE DELL’OPERA
La mia ricerca artistica nasce dallo studio del segno, con un duplice e simultaneo sviluppo – grafico e materico.
Dal bidimensionale al tridimensionale, il segno acquista volume, diventa forma.
Oltrepassando la soglia percettiva della mera visione, possiamo coglierne le connessioni più profonde.
Visione, percezione e memoria sono strettamente legate.
Jägala Juga è una serie in divenire, composta da stampe calcografiche in cui il segno diventa trama della carta stessa.
Acqueforti dai segni profondi ottenuti da lunghe morsure in acido e stampate a secco mi permettono di conseguire monocrome goffrature la cui percezione cambia col variare della luce e dalla prospettiva da cui si guardano.
Richiedono di soffermarsi, osservare, interagire.
Il titolo della serie prende il nome dalla “cascata di Jägala” che si trova al Nord dell’Estonia, paese in cui ho vissuto per cinque anni. In inverno la cascata diventa un sipario di ghiaccio, il movimento si cristallizza, conservandone però il ritmo. Una scenografia naturale che mette in scena l’impermanenza della nostra esistenza.
Così, nelle incisioni, le innumerevoli stratificazioni di segni, trascrizione delle sensazioni vissute, vengono impresse su carta suscitando un libero fluire di ricordi ed emozioni.