SUB_STRATA – OP.1
DESCRIZIONE DELL’OPERA
Andando a ritroso, prima dello sviluppo complesso del linguaggio verbale, le prime forme di comunicazione umana includono l’utilizzo di immagini, come dimostrato dalle pitture rupestri risalenti a migliaia di anni fa. Queste rappresentano un patrimonio archeologico prezioso e testimoniano il desiderio innato dell’essere umano di comunicare, scegliendo l’immediatezza della visione. Queste pitture di valenza prettamente sociale, avevano anche una certa connotazione mistica, hanno permesso la trasmissione di informazioni da uomo ad uomo: dalla caccia alla venerazione, dall’estro artistico a quello anche decorativo. In un’epoca in cui le parole erano ancora in fase di formazione, quei dipinti nelle caverne svolgevano un ruolo potente nel condividere esperienze e preservare la ricchezza umana, comunicando direttamente all’istinto primordiale.
Il desiderio di comunicare, quindi, afferisce a qualcosa di comune a tutti gli umani, in qualsiasi epoca e proprio nella nostra si è manifestato con la diffusione di immagini, rapidissima e quasi istantanea. E’ proprio da questa trasversalità che nasce la ricerca artistica alla base di questa opera, l’esistenza di un inconscio collettivo che genera quindi infinite configurazioni diverse ma uguali nel contenuto stesso. Attraverso il sogno e la meditazione si può restringere la distanza tra il nostro inconscio personale e quello collettivo, generando anche immagini composte da oggetti e soggetti che nella storia dell’umanità sono sempre esistiti e sempre esisteranno.